Quotazione Bitcoin: il prezzo vale zero, o comunque potrebbe arrivarci

Quanto vale davvero 1 Bitcoin? Al riguardo non resta che affidarci al responso del mercato ed in particolare alla quotazione attuale dell’oro digitale, sugli exchange, che ci dice che per acquistare 1 Bitcoin servono circa 3.700 dollari.

Il valore del Bitcoin è pari a zero secondo Jeff Schumacher

Pur tuttavia, per il Bitcoin Trader che intende aprire posizioni long, è bene sapere che il valore prospettico di BTC potrebbe essere pari a zero, un valore choc che, secondo Jeff Schumacher, il fondatore di BCG Digital Ventures, potrebbe essere raggiunto.

‘Credo che andrà a zero, penso che sia una grande tecnologia, ma non credo che sia una valuta’, ha non a caso dichiarato Jeff Schumacher a Davos, nell’ambito di un panel della CNBC al Forum Economico Mondiale, aggiungendo per l’oro digitale che questo ‘è basato sul nulla’.

I prezzi di BTC dopo un 2018 da dimenticare

Sono parole pesanti, quindi, quelle del fondatore di BCG Digital Ventures dopo un 2018 di grande ridimensionamento per le quotazioni non solo del Bitcoin (BTC), ma anche di tutte le altre principali criptovalute per le quali, invece, molti analisti ritengono invece che il 2019 possa essere l’anno del riscatto.

Quel che è certo al momento è che, a distanza di oltre un anno, le quotazioni del Bitcoin sono crollate da quasi 20 mila dollari a meno dei 4.000 dollari attuali con prospettive di breve termine che, in ogni caso restano incerte anche a causa dell’interesse degli investitori istituzionali, sulle criptovalute, che resta scarso per tutta una serie di ragioni.

In particolare, stando ad un recente report di JP Morgan, i grandi investitori in asset finanziari tradizionali, ovverosia i cosiddetti istituzionali, continuano a tenersi lontani dal mondo crittografico non solo a causa della volatilità dei prezzi delle criptomonete, ma anche in ragione di rischi per la sicurezza e di utilizzo delle monete virtuali per il finanziamento di attività illegali.

Le criptomonete e la possibile svolta attraverso la regolamentazione

L’impressione forte è che nel 2019 i destini del Bitcoin e delle altre criptovalute si giochino sul piano della regolamentazione a partire dall’accesso all’investimento in monete virtuali attraverso strumenti e prodotti finanziari standardizzati. E’ il caso, su tutti, quello del primo ETF sul Bitcoin che, dopo tanti rinvii, ancora non è stato approvato dalla Securities and Exchange Commission, ovverosia da parte della ‘Consob’ americana.

Solo se i prodotti finanziari collegati alle criptovalute saranno standardizzati e regolamentati, infatti, ci sarà la possibilità di veder entrare sul mercato gli investitori istituzionali che sono quelli che, grazie al possesso di ingenti capitali, possono potenzialmente risollevare il settore dopo la caduta dei prezzi dello scorso anno.

L’assenza di regolamentazione, o comunque i continui rinvii e rallentamenti finalizzati a dare più legittimità al Bitcoin, rispetto alle attese, hanno già generato ripercussioni negative attraverso un calo del volume giornaliero di scambi dei futures BTC alla Borsa Merci di Chicago (CME) ed al Chicago Board Options Exchange (CBOE).