Proteina C Reattiva alta: cosa significa

Molto probabilmente quando il medico ti ha ordinato di fare delle analisi del sangue, tra queste hai visto anche la Proteina C Reattiva (PCR) e ti sei domandato che cos’è ma forse non hai osato chiederlo al medico, anche perché magari il valore era assolutamente normale, quindi non ha generato curiosità da parte tua. Ma cos’è la Proteina C Reattiva?

Cosa è la Proteina C Reattiva

La Proteina C Reattiva che d’ora in poi denomineremo semplicemente PCR, è una proteina che viene prodotta dal fegato, il laboratorio chimico del corpo, in risposta a stimoli provocati da micro organismi, traumi e immunocomplessi.

La PCR ha la capacità di legarsi alla parete cellulare di molti batteri, facilitandone l’eliminazione da parte di certi tipi di globuli bianche come sono i Monociti. La PCR è molto simile alle Immunoglobuline di tipo G, gli anticorpi, semplificando molto, che combattono i microbi che invadono l’organismo.

La PCR, a differenza degli anticorpi che sono specifici verso un agente patogeno, non è specifica e viene prodotta e agisce per qualsiasi agente negativo per il corpo.

Cosa significa se la PCR è alta

Nel corso di un processo infiammatorio, un altro esame ne indica la presenza: la VES. Questo esame, molto usato fino a poco tempo fa, aumenta il suo valore in modo anche significativo in maniera generica rispetto ad uno stato infiammatorio ma in maniera lenta rispetto all’insorgenza.

La PCR si incrementa a sua volta in presenza di un’infiammazione o di un’infezione ma in maniera decisamente più rapida rispetto alla VES e in maniera più “reattiva”, in misura quantitativamente maggiore, consentendo al medico di avere anche un’indicazione sull’entità dell’infiammazione.

Solo recentemente, inoltre, è stata dimostrata una correlazione tra aumento della PCR e rischio cardiovascolare. Per questi motivi i medici tendono a non prescrivere più l’esame della VES ma quello della PCR.

Come interpretare un aumento della PCR

La PCR aumenta la sua concentrazione nel sangue anche di centinaia di volte il suo valore normale anche in poche ore dall’evento infiammatorio ma anche a seguito di interventi chirurgici. Sono moltissimi i casi in cui la PCR aumenta anche di molto il suo valore nel sangue; tra questi vogliamo ricordare, a titolo di esempio:

  • Infezioni batteriche e virali
  • infarto cardiaco
  • Reumatismi articolari acuti
  • Ascessi, soprattutto addominali
  • Tumori maligni

Molte altre malattie possono causare aumenti anche considerevoli della PCR come anche un’appendicite, infiammazioni intestinali, renali, polmonari ma il suo aumento non specifica affatto la sede dell’infiammazione o dell’infezione che va indagato attraverso altri esami.

Quando si fa l’esame della PCR

Il medico prescriverà l’esame della PCR in ogni occasione in cui sospetti uno stato infiammatorio, avendo dal suo aumento la conferma della sua ipotesi. In questo caso procederà ad analisi ulteriori sulla base dei sintomi riferiti dal paziente e dai segni che potrà rilevare dalla visita.

Al contrario, se la PCR resta su livelli normali, il medico dovrà prendere atto che non c’è alcun fatto infiammatorio acuto in atto e quindi orienterà diversamente la sua diagnosi. Per questo l’esame della PCR è importante anche ai fini della diagnosi e in seconda analisi della cura.

Qual è il valore della PCR

Nelle persone sane, il valore della PCR è variabile anche in funzione dell’età ma resta in un range tra i 5 e i 10 mg/L. In caso di stato infiammatorio può raggiungere anche valori 100 volte superiori, graduati in funzione dell’entità dell’evento infiammatorio, dando quindi al medico anche un’indicazione rispetto alla gravità della situazione.

Se hai visto nelle tue analisi un valore anomalo di proteina C Reattiva verifica anche l’entità del valore e rivolgiti senz’altro al medico per eventuali ulteriori accertamenti.

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