Perché studiare cinese e come scegliere la scuola

cinese

Quando si ha la passione per le lingue, tra le tante domande che ci si pongono rientrano gli interrogativi relativi alla scelta degli idiomi sui quali concentrarsi. Il cinese è senza dubbio uno dei più importanti oggi. Perché vale la pena studiarlo? Come scegliere la scuola alla quale affidarsi? Nelle prossime righe di questo articolo, scopriamo la risposta a questa domanda.

Fattori economici

La Cina è un’economia che, da diversi anni a questa parte, cresce a un ritmo inimmaginabile per gli altri Paesi. La crisi provocata dalla pandemia di SARS-COV-2 non ha arrestato questa corsa. Alla luce di ciò, sono sempre di più le aziende italiane che guardano al Paese orientale come a un contesto importante per i propri business.

Un settore che nonostante le oggettive difficoltà di quest’anno tiene sempre è quello dell’agroalimentare. Il cibo italiano e il vino delle nostre Regioni sono amatissimi in tutto il mondo e sono tanti i produttori che decidono di espandere all’estero il proprio business. In casi del genere fa da padrone l’e-commerce, che necessita, tra i tanti testi, anche di traduzioni in cinese delle pagine in italiano.

La lingua più parlata al mondo

Il mandarino è la lingua più parlata al mondo. Leggendo questa frase dirai sicuramente “Ok, la Cina è un Paese immenso”. Vero, il numero dei suoi abitanti conta tantissimo, ma non è l’unico fattore a determinare la diffusione internazionale capillare della lingua. Da non dimenticare, infatti, è anche il suo essere parlata in zone del mondo come Hong Kong e Singapore.

Anche se non si ha intenzione di lavorare nel mondo delle traduzioni e dell’interpretariato, conoscere questa lingua può rappresentare una preziosa portata aperta verso una carriera internazionale in altri campi.

Flessibilità mentale

In generale, imparare una nuova lingua è un toccasana per la flessibilità e l’efficienza mentale. Questo vale ancora di più quando si parla di cinese. Il mandarino, infatti, ha uno schema totalmente diverso rispetto a quello dell’inglese, del tedesco e del francese. Chi ha studiato queste lingue, nel momento in cui si approccia per la prima volta al cinese, entra in un territorio totalmente inesplorato e dà il via a quella che, a ragione, si può definire come una sfida straordinaria per tenere vive e attive le facoltà mentali.

Come scegliere la scuola

A questo punto, è naturale chiedersi come scegliere la scuola per i corsi di cinese. Il primo e più importante requisito riguarda lo staff di docenti, che deve essere formato esclusivamente da professionisti madrelingua. Questo implica il fatto di essere cresciuti in Paesi come Cina, Taiwan, Singapore, Hong Kong, ma anche l’essere nati da genitori madrelingua cinese e aver praticato la lingua in casa fin dalla più tenera età.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è l’esperienza, per non parlare dei titoli di studio. Come già detto, insegnare il cinese è qualcosa di molto diverso rispetto all’insegnamento dell’inglese e richiede una formazione specifica, soprattutto se si parla di corsi impartiti a studenti occidentali.

Un consiglio molto semplice ma altrettanto importante prevede il fatto di approfittare della lezione di prova che la scuola mette a disposizione. In questa occasione, è possibile capire davvero se il cinese è la lingua giusta sulla quale focalizzare i propri sforzi di studio.

Data la sua complessità e la diversità rispetto agli idiomi che siamo abituati a studiare fin dalla più tenera età sui banchi di scuola, di solito la lezione di prova è densa di concetti da apprendere per iniziare a ragionare in maniera diversa e, di riflesso, rappresenta un’efficace cartina di tornasole per capire se si è portati o meno.