E’ grave un paziente di 35 anni, ricoverato in prognosi riservata a Parma. L’uomo – a cui è stata diagnosticata una meningite maningococcica – era stato inizialmente ricoverato all’interno dell’ospedale della città ducale; successivamente il 35enne è stato trasferito a Guastalla, suo comune di residenza.
Meningite meningococcica: che cos’è
Quando si parla di meningite meningococcica si intende una malattia batterica acuta e molto grave, provocata da Neisseria meningitidis, batterio conosciuto anche come meningococco. Si tratta di una malattia molto grave, che inizia a manifestarsi dopo un periodo di incubazione compreso tra 1 e 10 giorni.
Le manifestazioni della malattia stessa sono cefalee intense, febbre, vomito, nausea, rigidità della nuca ed esantema (eruzione cutanea diffusa).
Come avviene il contagio della meningite meningococcica
Il trasferimento della malattia può avvenire in maniera molto semplice: il contagio della meningite meningococcica, infatti, avviene a causa delle goccioline contenute in saliva, starnuti o tosse. Per questo motivo, tutti coloro che sono stati a contatto con l’ammalato, a distanza inferiore di un metro e nei sette giorni precedenti alla manifestazione della malattia stessa, sono a rischio.
La meningite si dimostra letale per i pazienti che non vengono trattati: la mortalità arriva a sfiorare il 100%, mentre scende fino al comunque considerevole 5-10% per i pazienti in cui è stata diagnosticata la malattia, che vengono curati in prognosi riservata.
Trasferito a Guastalla 35enne affetto da meningite meningococcica
Il 35enne a cui, nei giorni scorsi, è stata diagnosticata una meningite meningococcica, era stato inizialmente ricoverato all’interno dell’ospedale di Parma in prognosi riservata. L’uomo, che è ancora grave, è stato trasferito a Guastalla – suo comune di residenza nella provincia di Reggio Emilia – ed è ancora grave.