Quel rigore di Roberto Baggio, che ha fatto il paio con quello di Baresi, a Italia ’94 ha rappresentato un’occasione persa per laurearsi campione del mondo per tantissimi giocatori che meritavano senza dubbio un simile riconoscimento.
Uno di quelli che, per il percorso fatto nella propria carriera, avrebbe senz’altro meritato un simile riconoscimento è Lorenzo Minotti. Cresciuto nel Cesena, i primi calci al pallone li fa proprio nella compagine romagnola.
La carriera targata Parma di Lorenzo Minotti
Come ben descritto sul portale Minuti di recupero, nell’ottobre del 1987 cambia la carriera di Lorenzo Minotti, visto che si trasferisce al Parma. In quel periodo la squadra emiliana militava nella serie cadetta. Fin dalle prime partite, si può intuire come Minotti abbia tutte le carte in regola per diventare una delle pedine più importanti per il club ducale.
Solido e roccioso in difesa, Minotti fa della versatilità uno dei suoi punti di forza, giocando spesso anche da terzino. Come detto, in men che non si dica diventa uno dei tasselli indispensabili del Parma e dà un contributo fondamentale nel riportarlo nella massima serie. In B, Minotti gioca 97 partite e mette a segno ben 7 gol.
Gli anni più belli con la maglia del Parma
Nella stagione 1990-91, finalmente, arriva il debutto nella massima serie, ma il ruolo di Minotti non cambia: è diventato colonna portante della squadra e anche in Serie A continua a esserlo, diventando uno dei protagonisti di una delle squadre più vincenti dell’ultimo decennio del diciannovesimo secolo.
Con la squadra ducale, in effetti, il palmares di capitan Minotti è davvero di tutto rispetto, dal momento che in bacheca può vantare una Coppa UEFA, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA. La prima coppa viene vinta nel 1992: l’avversario in finale è quello di sempre, ovvero la Juventus, che viene regolata con un complessivo 2-1 (che ribalta lo 0-1 dell’andata) nel doppio appuntamento.
Dalla Coppa Italia in poi, il destino ha in serbo per Minotti, come detto, una lunga lista di soddisfazioni. Gli anni che seguono la vittoria del trofeo nazionale, infatti, sono ricchi di ulteriori successi per la compagine che, in quell’epoca, era allenata da parte di Nevio Scala. Quel Parma viene ricordato come una delle squadre più forti di quel periodo. Non a caso, nel 1993 mette assieme un altro successo di spessore, imponendo con il punteggio di 3-1 in finale contro i belgi dell’Anversa. A inaugurare il tabellino dei marcatori ci pensa proprio capitan Minozzi.
Nel mese di febbraio del 1994, un’altra grande soddisfazione per Lorenzo Minotti, che alza al cielo la Supercoppa UEFA, battendo con il punteggio di 2-1 (complessivo tra lo 0-1 dell’andata e il 2-0 del ritorno) il Milan. Il gol decisivo viene messo a segno da parte di Crippa e fa impazzire di gioia tutti i tifosi ducali.
Come coronare nel migliore dei modi questo periodo? Con un’altra vittoria, ovvero la Coppa UEFA, che capitan Minotti alza al cielo nel 1995. In finale arriva lo scontro con una delle rivali principali di quel periodo, ovvero la Juventus. La vittoria con il punteggio di 1-0 all’andata e il pareggio 1-1 nella gara di ritorno consegnano l’ambita coppa nelle mani della compagine emiliana. La stagione del 1994-95 rappresenta probabilmente l’ultima ad altissimi livelli per Lorenzo Minotti, visto che nel corso dell’annata successiva perde il posto da titolare e, nel mese di ottobre del 1996, dice addio al Parma, dopo ben nove stagioni, collezionando 355 presenze e ben 35 reti. In Serie A, Minotti gioca ancora con il Cagliari e il Torino, anche se l’ultima stagione della sua carriera la gioca con la maglia del Treviso, dove in 28 presenze sigla tre reti.