Un impatto decisamente violento e che ha portato a conseguenze decisamente gravi. Già alla fine della partita, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti aveva evidenziato ai microfoni dei giornalisti come Osimhen non riuscisse più a vedere da un occhio.
Cosa è successo? L’infortunio ha coinvolto Victor Osimhen, capocannoniere del Napoli e autentico trascinatore fino a questo momento della compagine azzurra. Uno scontro di gioco all’apparenza normale come quello con il difensore dell’Inter Skriniar ha in realtà portato in dote delle conseguenze decisamente spiacevoli per la salute del calciatore.
Osimhen ha rischiato tantissimo
Il prof. Gianpaolo Tartaro, esperto e rinomato chirurgo maxillo-facciale che si è occupato di intervenire chirurgicamente sul volto di Osimhen, ha messo in evidenza come il bomber del Napoli si può già ritenere fortunato, dal momento che l’infortunio avrebbe potuto essere anche più grave, soprattutto se l’impatto si fosse spostato di qualche centimetro sull’occhio sinistro.
Il referto è particolarmente cruento, ma è da comprendere soprattutto perché l’impatto del trauma è stato talmente violento al punto tale che il prof. Tartaro l’ha paragonato alle stesse conseguenze di finire schiacciato sotto una pressa.
Osimhen ha riportato, dallo scontro con il difensore nerazzurro, fratture multiple scomposte dell’orbita e dello zigomo sinistro. I primi esami diagnostici hanno confermato, purtroppo, quanto si temeva: dopo una notte passata in osservazione al Niguarda di Milano, il calciatore africano è tornato a Napoli, dove il professor Tartaro l’ha operato il giorno successivo.
I tifosi del Napoli, ma anche lo stesso tecnico Luciano Spalletti, sono seriamente preoccupati che il bomber nigeriano possa saltare parecchie partite, tra cui alcune molto importanti in Serie A, come ad esempio le sfide con il Milan e con la Juventus. Purtroppo per Osimhen, però, c’è anche un’altra brutta notizia da digerire, soprattutto per uno che è così legato al Paese di origine come lui. Infatti, con ogni probabilità, l’attaccante ex Lille non potrà rispondere presente alla convocazione della Nigeria per la Coppa d’Africa 2022. Un vero e proprio smacco per il bomber del Napoli, che ci teneva tantissimo a dare una mano alla propria Nazionale ad arrivare fino in fondo a questa importante competizione.
Le speranze per accorciare i tempi di recupero
Il chirurgo maxillo-facciale che ha operato Osimhen, Gianpaolo Tartaro, è stato molto diretto e non ha voluto usare giri di parole per sottolineare come, a questo punto, non ci si possa davvero sbilanciare in ordine al tempo necessario che servirà al bomber nigeriano per riprendersi del tutto e tornare nuovamente in campo.
Un po’ di riposo e poi Osimhen potrà tornare ad allenarsi in palestra e a correre, ma è chiaro che le sue condizioni cliniche vengono valutate attentamente giorno dopo giorno. Il prof. Tartaro ha chiarito come l’intervento sia stato di una complessità notevole, dal momento che è durato ben più di tre ore, e ha richiesto che al volto di Osimhen fossero applicate ben 16 viti e cinque placche.
Insomma, manca qualsiasi tipo di certezza sul recupero di Osimhen, anche se sarà strettamente controllato da parte del responsabile medico degli azzurri quotidianamente. Sarà necessario avere una grandissima pazienza, anche nei confronti di tante discussioni extra campo dovute a un audio, smentito successivamente dallo specialista che ha operato l’attaccante africano, in cui una persona sosteneva di aver ricevuto una serie di pressione da De Laurentiis per fare in modo che non fosse convocato per la Coppa d’Africa.
Si parla, nelle ultime ore, anche di una possibile mascherina protettiva, in grado di ridurre sensibilmente i tempi di recupero, come già avvenuto con altri calciatori. Il prof. Tartaro, però, predica prudenza, sottolineando come una normale mascherina protettiva andrebbe ad appoggiarsi sulle fratture, in un punto molto delicato dove è presente anche un nervo. Quindi, nel migliore dei casi, servirebbe una mascherina su misura per il volto di Osimhen.