E’ morto, alle 22.40 del primo novembre, Francesco Barbaro. Il boss della n’ndrangheta, detto Ciccio “u’ Castanu”. Barbaro era il detenuto più anziano d’Italia ed era detenuto all’interno del carcere di Parma, dove stava scontando un ergastolo per l’omicidio – nel 1990 – del brigadiere Antonino Marino. Francesco Barbaro ha guidato la più grande cosca della ‘ndrangheta ed era considerato uno dei boss più autorevoli e antichi della mafia.
Il boss della ‘ndrangheta era detenuto nel carcere di Parma
E’ morto all’età di 91 anni Francesco Barbaro, detto Ciccio “u’ Castanu”. La sua morte è avvenuta il primo novembre, alle 22.40, all’interno del carcere di Parma dove era detenuto.
Barbaro era il detenuto più anziano d’Italia, e stava scontando un ergastolo all’interno del carcere di Parma, per l’omicidio di Antonino Marino, avvenuta nel 1990.
La sua famiglia era una delle più potenti dell’Aspromonte
Francesco Barbaro era il figlio di Francesco Barbaro e Marianna Carbone. La sua famiglia, una delle più potenti dell’Aspromonte, era sempre stata studiata dagli investigatori grazie alla figura di Barbaro, il più antico dei discendenti.
All’inizio del novecento la famiglia aveva dato inizio alla ‘ndrina dei Barbaro, poi divisasi in tante importanti famiglie: Nigri, Pillari, Rosi e proprio Castani (dal soprannome dell’ex boss). Il legame di queste famiglie con le più importanti cosche della ‘ndrangheta italiana ha portato i Barbaro ad affermarsi non solo in Italia, ma anche in Sudamerica.
L’importanza di Francesco Barbaro per gli investigatori
Nipoti e pronipoti sono sparsi in tutto il mondo, ma ancora dovevano tanta riverenza al proprio antenato, adorato da tutti coloro che facevano parte della sua famiglia. Francesco Barbaro è stato uno dei nomi più importanti per la ‘ndrangheta italiana, ma non solo.
E’ stato lui a guidare una delle cosche più grandi della ‘ndrangheta, e per gli investigatori rappresentava un nome importante nel ricercare i legami con le più potenti famiglie mafiose italiane.