E’ morto all’età di 77 anni, all’interno della sua casa di Trastevere, Bernardo Bertolucci: il registra, documentarista, poeta e produttore lottava da tempo contro la malattia, ma non ce l’ha più fatta. La città di Parma ha dato l’ultimo addio a Bertolucci: il punto di partenza di una carriera ricca di successi e capolavori è partita proprio all’interno della città romagnola, di cui il regista non aveva mai smesso di parlar bene.
La presenza costante di Parma nei suoi capolavori
Era nato a Parma nel 16 marzo del 1941, figlio di Attilio Bertolucci, e non aveva mai rinnegato in alcun modo la sua appartenenza a questa terra e questa cultura. Era stato proprio il padre a spronarlo nella pubblicazione di “In cerca del mistero”, raccolta di poesie con cui vinse – nel 1962 – il Premio Viareggio.
Parma era sempre stata presente all’interno delle sue opere: le terre della Bassa e della collina hanno offerto la loro presenza in molti dei suoi film, come Prima della Rivoluzione, Novecento, Strategia del Regno e La Luna.
Parma piange Bernardo Bertolucci
Il ricordo di Parma è stato piuttosto emozionante: in molti hano cercato di ricordare o salutare, nel modo migliore possibile, Bernardo Bertolucci. A partire dall’assessore Michele Guerra, che ha parlato di un amico e visionario.
Il sindaco Federico Pizzarotti ha parlato del regista definendolo come un capitolo importantissimo della storia della sua città, a cui era sempre stato legato. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini, invece, ha definito la morte di Bertolucci un lutto nazionale per quanto concerne non soltanto la discografia, ma anche l’arte e la cultura romagnola.