Il 15 settembre 2008 è indicato come il giorno dell’inizio della crisi economica globale da cui si fa ancora fatica ad uscirne. Arrivò alle 13.45 la notizia che sconvolse il mondo della finanza: Lehman Brothers, una delle maggiori banche private americane, dichiarò bancarotta e iniziò la procedura di fallimento.
A portare l’istituto di credito al disastro fu l’enorme falla causata dai mutui subprime: 691 miliardi di dollari in fumo, 25mila dipendenti in strada. Il fallimento si fece subito sentire in Borsa, dove il Dow Jones arrivò a perdere 500 punti che rappresentò il record negativo dopo l’attentato delle Torri Gemelle nel settembre del 2001.
Lo stesso giorno, il 15 settembre, i banchieri di Lehman Brothers abbandonarono la sede della banca con gli scatoloni tra le mani: furono immagini che presto fecero il giro del mondo e che di fatti aprì una crisi senza precedenti.
Mario Draghi, presidente della BCE, ha dichiarato sicuro che “oggi le banche sono più forti di quanto non lo fossero 10 anni fa”.